Quanto segue riguarda solo
la mia partenza da Sharoud (est Iran) ed il tragitto sino in
Italia .
Il sito del viaggio è: www.motobiketravel.com
Ma vogliamo vedere il "povero" Pier Felice che fine
ha fatto?
Ciao sono Pier Felice, mi ha pianto il cuore ma ho dovuto lasciare
la compagnia e così da Sharud (Iran orientale) in mezza
giornata sono arrivato a Teheran per proseguire il giorno dopo
fino a Tabriz (Iran occidentale) ed entrare poi il giorno dopo
in Turchia, dove sono iniziati i primi "guai"!
Prima dei guai però devo dire che sulle strade Iraniane
quando la neve e la pioggia lo hanno permesso ho veramente potuto
sfruttare a fondo il Navigator 1000 che la Cagiva ci ha messo
a disposizione, è una freccia e quando gli chiedi di
fermarsi, si ferma veramente; lo stesso vale per l'abbigliamento,
non è passata una goccia d'acqua! Purtroppo ma ovviamente
dopo ore e ore di viaggio a quelle temperature, dai piedi il
freddo sale, ma è del tutto normale.
Si diceva dei "guai"....il primo alla frontiera Turca,
il poliziotto troppo impegnato a parlare di calcio con il suo
collega, che non faceva altro che sbadigliare, mi ha messo sul
passaporto il bollo di uscita dalla Turchia (io stavo entrando).
Quando da ufficio a ufficio sono arrivato la' dove dovevano
controllare la moto, ovviamente mi hanno chiesto il foglio di
entrata della moto, e ovviamente non l'avevo....vagli a spiegare
quello che era successo? Da parte loro inglese zero, per fortuna
quattro cose di Turco le conosco, ma per sfortuna era cambiato
il turno cosicchè il poliziotto che ha commesso l'errore
era sparito ed io ero in una situazione da "Limbo".
Fortuna nella sfortuna (caratteristica di questo viaggio) un
iraniano che parlava turco e aveva lavorato alcuni anni in Italia
è riuscito a sbrogliare la matassa!!!
E allora via in Turchia. |