stupenda, 
                  cavalli allo stato brado ed un camionista kazako che come me 
                  non può fare altro che aspettare. 
                  Il posto di frontiera da l'idea di un passato ben diverso dell'attuale: 
                  è colossale. I militari con le vecchie uniformi dell'armata 
                  rossa sono concreti! In breve sono al di la, sulla A365 statale 
                  che porta in Kazakistan, ma di asfalto nemmeno l'ombra. Mi meraviglio 
                  che il bauletto posteriore regga ancora. Quando arrivo a Naryn 
                  è notte. 
                   
                  LAGO ISSYK KUL (Kyrghizistan) 
                  L'incontro con Vidhea, Maestro Sufi 
                  Il tramonto sul lago 
                  La notte nella yurta e l'alba 
                  Dopo circa 650 Km, metà dei quali finalmente d'asfalto, 
                  un tunnel interminabile che sembra non uscire mai da gole e 
                  montagne, arrivo ad Osh. 
                  Nei bazar frutti, verdure e vestiti provenienti da Cina e Turchia. 
                   
                  FERGANA (Uzbekistan) 
                  Ho conosciuto Shams uno studente russo che fa la guida nella 
                  citta vecchia. 
                  Giro della città alla ricerca di benzina; il prezzo varia 
                  dalle 300 alle 500 lire al litro e dipende sia dalla qualità 
                  sia da chi la vende: in genere i benzinai ne sono sforniti ed 
                  allora piccole autobotti fungono da distributori nomadi o in 
                  cortili di periferia compaiono taniche e bottiglioni colmi del 
                  prezioso liquido. 
                   
                  VERSO SAMARCANDA 
                  Attraverso il Tagikistan. Non è possibile arrivare a 
                  Dusanbe, la capitale: è in corso da anni una strisciante 
                  guerra civile ed è presente anche un notevole contingente 
                  corazzato dell'esercito russo.  
                  Assolutamente sconsigliato viaggiare di notte.  
                  Trovo lungo la strada un ristorante con un gazebo pieno di frutta, 
                  aiuole colme di fiori, una bellissima fontana dove nuotano pesci 
                  pronti a finire tra le mani del cuoco. Tutta la costruzione 
                  è in mosaico, sembra un miraggio e sembra anche tutto 
                  tranquillo, ma qualche chilometro più in la c'è 
                  gente che si spara. 
                  I doganieri sono più interessati alla moto che al visto 
                  sul passaporto. Uno di loro è convinto che io sia un 
                  attore americano pur avendo in mano il mio passaporto italiano, 
                  mi racconta la scena di un film dove da solo riuscivo ad |