° 1995 Italia Siria Italia
° 1997 Pakistan Cina Italia

° 2000 Samarcanda Assisi
° 2000 Tunisia off road
° 2001 Italia Cina Italia

° 2002 Italia Giordania Italia
° 2004 Libia Akakus
° 2005 New York
° 2005 Linosa
° 2006 Suzuki Jimmy off road
° 2006 Turchia Georgia Armenia
° 2007 Libia Erg Murzuk
° 2009 Turchia Georgia
° 2010 Tunisia off road
° 2010 Italia Tajikistan Italia
° 2011 La Via del Sale
° 2012 Italia Capo Nord Italia
° 2013 Italia Mongolia Italia
per traverso sulla strada mi riporta bruscamente alla realtà.
Non si sa bene cosa fare, poi ci fanno proseguire ricordandoci del pericolo al quale andiamo incontro.
Riusciamo a trovare qualche tanica di benzina, 75 ottani, nessun problema per le nostre monocilindriche.
Un piccolo villaggio ci da la possibilità di approvvigionarci di acqua (piovana), in un negozietto troviamo biscotti insieme a bombe a mano e caricatori per mitra e l'immancabile calendario con la foto di Bin Laden, oggi tristemente famoso.
Inizia a fare sera e non c'e modo di uscire da queste gole.
Un altro guado, ma l'acqua è troppo alta, è buio, siamo bagnati fino alla cinta e se di giorno può far piacere visto il gran caldo, con l'arrivo della notte no, la temperatura scende.
Accendiamo un fuoco nella speranza di asciugarci, ma questo attira altri uomini armati che ci fanno capire che da li è meglio andarsene e ci guidano fino ad un guado più basso, dove la moto con il pilota sopra è sostenuta da altre tre persone per la forte corrente che ha l'acqua, fortunatamente le Givi laterali sono impermeabili.
Passiamo la notte all'aperto ospiti di un pastore che ci fa un ottimo te con l'acqua del fiume.
Il giorno successivo stessa storia, spacci con armi e foto di Bin Laden, guadi e mulattiere.
In tutta questa regione i Pakistani non sono assolutamente presenti.

La strada che fiancheggia il confine Afghano è un via vai di gente armata che spesso ti ferma per la sola curiosità di vederti, alcuni sembrano ostili altri l'opposto. Arriviamo a Darra luogo di produzione di armi, poi Peshawar.

Mi chiedo quante di quelle persone incontrate siano in Afghanistan a combattere e quanti di quei fortini visti siano ancora in piedi

Ci ricongiungiamo con il nostro compagno e dopo alcuni giorni si parte per la Cina.
Le pessime condizioni climatiche ci obbligano a non affrontare lo Shangla Pass, sono straripati i due fiumi e le valanghe hanno totalmente bloccato la strada.
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